Inchiesta tamponi Campania: Parte 2. Amalia De Simone ha ricostruito quanto avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 marzo all’interno della RSA di Madonna dell’Arco, uno fra i principali focolai in Campania, e ha scoperto che l’uomo che quella sera ha eseguito oltre 100 test per conto dell’ASL Napoli 3 è anche il principale indagato per la truffa dei tamponi falsi svelata da TPI nella Parte 1 dell’inchiesta. Le testimonianze esclusive di chi quella notte c’era: “Test fatti senza cambiare guanti e senza disinfettarsi le mani. Tutto è avvenuto con leggerezza. Quel medico ci ha messo in pericolo”. Ma per l’ASL era solo un sub-appalto
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Esclusivo TPI – Inchiesta tamponi falsi Campania, parte 2. Parla il principale indagato: “La Asl Napoli 3 sapeva, ho fatto test per loro. Ho le fatture che lo dimostrano”
Esclusivo TPI: “Che me ne fotte, io gli facevo il tampone già usato e gli dicevo… è negativo guagliò”. Continua la nostra inchiesta sulla truffa dei tamponi falsi in Campania, vicenda scoperta dalla giornalista Amalia De Simone grazie a una serie di intercettazioni e testimonianze inedite che rivelano come funzionava il sistema (qui la prima parte dell’inchiesta). Ora abbiamo trovato anche il principale indagato di questa indagine. Che parla a TPI, e tira in ballo la Regione Campania: “La Asl Napoli 3 sapeva perché ho fatto test anche per loro conto”, dice. “Ho le fatture che lo dimostrano” … “E poi chiunque può fare i tamponi, non serve una laurea per fare un test, ti mostro come si fa”.
Continua a leggereL’inchiesta per Tpi sui tamponi falsi a “Non è l’arena”
Grazie a Massimo Giletti e a Non è l’Arena per aver parlato della mia inchiesta sui falsi tamponi. Grazie per le belle parole pubbliche e private. L’inchiesta è stata pubblicata da Tpi e in studio c’era il direttore Giulio Gambino. Qui la puntata. Dei falsi tamponi si parla a 1h e 14m ma Prima ci sono altre cose che vale la pena vedere e c’è una parte molto interessante sugli scontri a Napoli con una bella analisi di Francesco Piccinini.
Esclusivo TPI: “Che me ne fotte, io gli facevo il tampone già usato e gli dicevo… è negativo guagliò”. La truffa dei test falsi che ha fatto circolare migliaia di positivi in Campania
“Tamponi veloci, a basso prezzo, senza fila e anche a domicilio”. Tutto bellissimo, peccato che si tratti di una mega-truffa orchestrata nei mesi più duri del Covid da parte di un’organizzazione campana a suon di test falsi. Alcuni dei quali persino già usati su altri pazienti, tamponi sprovvisti di certificato sanitario e processati con macchinari utilizzati per testare la brucellosi nelle vacche. Così circolavano migliaia di persone inconsapevolmente positive, con il rischio concreto di infettare tutti i loro contatti. Noi di TPI siamo in grado di rivelare, attraverso intercettazioni e testimonianze esclusive, questo sistema diabolico concepito per lucrare sulla salute dei campani, approfittando della crisi pandemica da Coronavirus in Campania e dell’apparato sanitario regionale in affanno. Un giro d’affari da centinaia di migliaia di euro.
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