“Tamponi veloci, a basso prezzo, senza fila e anche a domicilio”. Tutto bellissimo, peccato che si tratti di una mega-truffa orchestrata nei mesi più duri del Covid da parte di un’organizzazione campana a suon di test falsi. Alcuni dei quali persino già usati su altri pazienti, tamponi sprovvisti di certificato sanitario e processati con macchinari utilizzati per testare la brucellosi nelle vacche. Così circolavano migliaia di persone inconsapevolmente positive, con il rischio concreto di infettare tutti i loro contatti. Noi di TPI siamo in grado di rivelare, attraverso intercettazioni e testimonianze esclusive, questo sistema diabolico concepito per lucrare sulla salute dei campani, approfittando della crisi pandemica da Coronavirus in Campania e dell’apparato sanitario regionale in affanno. Un giro d’affari da centinaia di migliaia di euro.

ESCLUSIVO TPI, di Amalia De Simone – “Io gli facevo il tampone e lo mettevo su una striscetta già usata e non gli dicevo niente. Non attendevo nemmeno i 20 minuti e dicevo: è negativo guagliò, tutto a posto! Capito? Tanto io già so che quella striscetta è negativa quindi non tengo il rischio. (…) Che me ne fotte… Nella sua testa lui è negativo. Se pure fosse stato positivo già avrebbe fatto i guai… Che me ne fotte a me”. Noi di TPI siamo in grado di rivelare una mega-truffa che ha messo a rischio la salute di migliaia di cittadini inconsapevolmente positivi, vittime di un sistema che forniva loro risultati falsi di tamponi Covid, con il rischio concreto che, circolando liberamente, potessero infettare a loro volta tutte le persone con cui entravano in contatto.
Qui l’inchiesta: https://www.tpi.it/cronaca/campania-tamponi-falsi-negativi-truffa-inchiesta-20201022684275/