Ora l’ospedale, ma prima c’era stato l’asilo e poi la piazza popolare con le giostrine. Non esistono zone franche. Forse non sono mai esistite. E non c’è un altro posto come Napoli, una città in cui si spara in un pronto soccorso, si uccidono innocenti, si feriscono i bambini, si ammazza davanti alle scuole, dove non esiste un luogo in cui ci si senta veramente al sicuro.
Corriere del Mezzogiorno
L’indifferenza spara
Questo so fare, mettere i fatti in fila e provare a spiegare e questo ho fatto: Ci sono posti della città dove il male è diventato un brand: Scampia, Secondigliano, la Sanità. Del male di Napoli est e in parte del centro antico non gliene frega niente a nessuno. Quartieri che non sono buoni nemmeno per passerelle o set cinematografici. Troppo scomodi. Bisognerebbe far finta di non vedere che a San Giovanni ci sono le raffinerie che hanno avvelenato tutto. E come si fa? Lì l’odore ti graffia la gola. Bisognerebbe far finta di non vedere che c’è un centro antico patrimonio dell’Unesco con oltre 300 chiese chiuse e depredate, anfiteatri, bellezze mutilate e condannate all’invisibilità.