Nel grande porto olandese si concentrano gli affari dei più scaltri broker al servizio dei clan delle mafie italiane.
30 gennaio 2018 –
Mille colori riflettono sullo specchio d’acqua. Sul mare galleggiano piattaforme con gru che trafiggono il cielo plumbeo e nordico e incorniciano il puzzle multicolor. Sono i milioni di container stoccati in aree grandi quanto interi quartieri.
Siamo a Rotterdam, una città che vive intorno ad uno dei più grandi porti d’Europa. Si si arriva con un bus che attraversa grigi rioni dormitorio non diversi da quelli delle periferie italiane. Il porto di Rotterdam è uno dei più importanti centri di smistamento per la cocaina, l’eroina e le armi.
Da qui partono merci legali e illegali per tutti il vecchio continente. Qui si concentrano gli affari dei più scaltri broker al servizio dei clan delle mafie italiane. Perché? Perché su grosse quantità è difficile effettuare controlli serrati e perché esiste un sistema di corruzione tra i lavoratori del porto che sta diventando sempre più diffuso.
La videoinchiesta: http://www.corriere.it/video-articoli/2018/01/16/cosi-italiani-usano-albanesi-portare-droga-porto-rotterdam-tutta-europa/4a51259a-fae8-11e7-88bf-04c0b4baa14a.shtml