Disastro ambientale, traffico illecito di rifiuti, scarico al suolo di acque industriali, oltre alla violazione delle norme di sicurezza per i lavoratori. Sono alcuni dei reati contestati dal procuratore aggiunto di Napoli a una delle più grandi multinazionali del petrolio, la Kuwait spa. Gli indagati sono 29, tra questi i vertici della Kuwait e di altre aziende.
(22 febbraio 2017) – Disastro ambientale, traffico illecito di rifiuti, scarico al suolo di acque industriali, oltre alla violazione delle norme di sicurezza per i lavoratori. Sono alcuni dei reati contestati dal procuratore aggiunto di Napoli Filippo Beatrice e dai pm Antonella Fratello e Salvatore Prisco nell’avviso di conclusione indagini che traccia la storia di un’area industriale della città di Napoli e che punta il dito contro una delle più grandi multinazionali del petrolio, la Kuwait spa. Gli indagati sono 29, tra questi i vertici della Kuwait e di altre aziende.
Negli atti si parla di 42 mila metri cubi di acque oleose smaltite in maniera illecita, di contaminazione delle falde acquifere e dei terreni e di rischio per la salute dei cittadini. Un sistema che come implicitamente emerge in una delle conversazioni intercettate dagli inquirenti viene adottato da 60 anni: «Ci stanno dicendo che è illegale una procedura utilizzata per 60 anni« (…) «ci dicesse, il pubblico ministero cosa possiamo fare! Cioè lei sta dicendo che noi non possiamo fare quello che abbiamo fatto per 60 anni». Ammettono quindi di avere per sessanta anni osservato costantemente le medesime procedure (in tutto il mondo fanno così, dicono nei dialoghi intercettati), «senza tenere in alcun conto – osserva il pm in uno degli atti dell’inchiesta – della profonda evoluzione della legislazione in campo ambientale intervenuta, normativa alla luce della quale, la Kuwait di Napoli ha richiesto ed ottenuto un’Aia, con delle precise prescrizioni in ordine alla gestione delle acque di processo».
La videoinchiesta: http://video.corriere.it/inquinamento-ambientale-napoli-immagini-mai-viste/2d65cdce-f930-11e6-ae6b-f2dcdeebb2b6