Le immagini di alcuni omicidi riprese dalle telecamere di sorveglianza. un ragazzo accetta di essere intervistato: «La pistola non possono portarla tutti quanti» esordisce dando per scontato che ci sia qualcuno legittimato ad essere armato e subito una serie di persone lo richiamano chiedendogli di non parlare.

killer di camorra

 

(6 agosto 2014) – «Non possono portarla tutti perché c’è chi perde la testa: non è possibile che al primo diverbio, bum! E lo mettono a dormire per sempre. Non è giusto». Gli chiedo: che ne pensi del fatto che ci sono killer che agiscono tra la folla, in mezzo ai ragazzini come è successo nei centri scommesse? «Purtroppo quello è il loro mestiere». Come il loro mestiere? «Si è il loro mestiere, loro scendono a lavorare per fare questo. Non ci fai niente. Magari non è giusto ma il bene e il male sono sempre esistiti». Poi cede alle insistenze della gente che lo chiama e mentre si toglie il microfono dice con gli occhi lucidi: «Mi chiamo Michele e anche io sono di una famiglia così… Mio padre è in carcere, sconta 8 anni e anche mio fratello…» E tu? «Io sono un’altra cosa. Voglio fare cose migliori e se potessi me ne scapperei già stanotte».

La videoinchiesta: http://www.corriere.it/inchieste/napoli-quando-bar-arriva-ferocia-killer-come-si-muore-caso-camorra/14a79c40-1cc4-11e4-af0c-e165f39759ba.shtml

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