Giuseppina è libera dopo sei anni, Giovanna per la prima volta rivede le sue figlie. E all’interno del carcere si organizza un presepe vivente aperto alla città.

(31 dicembre 2019) – Festeggiare il Natale con la libertà è il regalo più grande, talmente grande che non ti fa sentire il freddo. E così Giuseppina varca la soglia del carcere con una t-shirt e una felpa sbottonata, le buste in mano e alle spalle sei anni dietro le sbarre, di sofferenza ma anche di rinascita. In prigione ha imparato e trovato un lavoro che comincerà appena dopo le feste. Il Natale ha un regalo anche per Giovanna che per la prima volta ottiene un permesso per poter vedere le sue figlie e trascorrere tre giorni con loro. Entrambe escono dal carcere femminile di Pozzuoli dove solo pochi giorni prima avevano avuto l’opportunità di avere un contatto con l’esterno. Grazie all’educatrice Adriana Intilla, al direttore Carlotta Giaquinto e alle insegnanti, le detenute hanno portato in scena un presepe vivente multietnico e multi culturale, aprendo le porte della prigione alla città. E così il mondo di «fuori» ha visto cosa succede «dentro» e ha potuto capire che dietro ogni detenuto ci può essere una storia e una volontà di cambiare.

Pezzo e video qui: https://www.corriere.it/video-articoli/2019/12/31/regalo-natale-le-detenute-carcere-femminile-napoli/84b3a1d0-2af8-11ea-9c71-d84241879234.shtml