Gli investimenti mafiosi in Germania e le attività legate al racket.
(20 giugno 2018) – «Siamo una cooperativa di assistenza con decennale esperienza. Noi vi garantiamo una sicurezza per le vostre famiglie e una polizza assicurativa che vi consigliamo di non rifiutare. Ogni mese passeranno i nostri incaricati che si presenteranno nome del vostro santo protettore E che voi dovrete venire con un’offerta spontanea perché ogni offerta che non viene data con il cuore o che viene data in ritardo o peggio con l’infamia di Giuda, fa dolore al santo, ma più ancora al peccatore».
Questo messaggio è una richiesta di pizzo. Fu recapitato ad una serie di ristoratori italiani nel periodo delle feste natalizie. Non è successo a Palermo, a Napoli o a Milano. E’ successo in Germania dove tanti chef e ristoratori si erano trasferiti anche per sfuggire a pratiche mafiose come questa che ancora incombono sui commercianti in Italia.
La videoinchiesta: https://www.corriere.it/video-articoli/2018/06/13/pizzo-natale-affari-ndrangheta-ristoranti-italiani-germania/8bef68de-6ee9-11e8-a02e-ff9bef420dad.shtml