Lanciano banconote in aria come se fossero coriandoli, dollari che le donne spazzano dal pavimento come carta straccia. Non per divertimento ma per ostentare la loro potenza, come spesso fanno le organizzazioni criminali di stampo camorristico.

castelvolturno

(25 gennaio 2016) – La mafia nigeriana, come quasi tutte le organizzazioni criminali, ha bisogno di espedienti come quello dell’ostentazione della ricchezza, per imporre la sua forza intimidatrice e tenere soggiogata la sua comunità fatta soprattutto di gente arrivata in Italia per cercare una vita migliore e che invece è diventata schiava dei suoi stessi fratelli. Le donne vengono obbligate con riti e ricatti a prostituirsi, gli uomini a fare da corrieri della droga o da sentinelle o da pusher nelle piazze di spaccio dell’eroina o anche a trasportare armi. «La mafia nigeriana commercia l’eroina in Italia in regime di monopolio. Qui vengono da tutta la penisola a comprare l’eroina che invece viene poco trattata dagli italiani. Qui arrivano una decina di corrieri al giorno. Il volume d’affari è altissimo e i soldi vengono spediti in Nigeria come anche le armi. Spesso a beneficiarne è l’organizzazione terroristica di Boko Haram. E anche sul territorio di Castelvolturno ci sono esponenti di Boko Haram». Secondo Chris l’interazione con la mafia nigeriana è pericolosissima perché i mafiosi per soldi fanno qualsiasi cosa e i terroristi lo sanno.

La videoinchiesta: http://video.corriere.it/a-castelvolturno-supermarket-dell-eroina-gestito-mafia-nigeriana/932bd8c4-c1aa-11e5-b5ee-f9f31615caf8?cmpid=SF020103COR