Il traffico delle opere saccheggiate dagli uomini del califfato.

isis

(29 giugno 2015) – L’occidente finanzierebbe l’Isis con il commercio dei beni archeologici. L’allarme viene lanciato da studiosi ed esperti di beni culturali che hanno ricostruito il traffico di opere a partire dalle distruzioni di cui la stessa organizzazione terroristica fa propaganda attraverso i filmati lanciati in rete. «La distruzione sembra essere solo uno specchietto per le allodole: la maggior parte di quello che distruggono o di quello che ci fanno vedere è assolutamente infinitesimale rispetto a quello che non vediamo e che viene in realtà commercializzato illecitamente nel mondo», spiega Giancarlo Garna, archeologo impegnato in progetti con l’università di Padova e soprattutto membro del progetto internazionale dell’università di Udine «The land of Nineveh archaeological project».

L’inchiesta: http://video.corriere.it/terrore-dell-isis-finanziato-archeomafie/23dae430-1ce9-11e5-b9b9-2371cb339323