Dentro i laboratori di riferimento nazionale dell’ospedale Sacco di Milano per la risposta alle emergenza infettivologica

laboratorio bsl

 

(30 settembre 2014) – Bisogna camminare senza urtare le pareti, altrimenti si viene investiti da una doccia. In alcuni laboratori si può accedere solo indossando uno scafandro che viene poi incenerito e per respirare ci si collega a dei tubi che pompano ossigeno. Sembra di essere sul set di un film di fantascienza e invece siamo all’ospedale Sacco di Milano e precisamente nelle cabine di alta sicurezza, livello BSL3 e BSL4 (quest’ultima è l’unica in Italia). Queste cabine fanno parte di una struttura che è indicata come uno dei due laboratori di riferimento nazionale per la risposta al bioterrorismo e alla emergenza infettivologica. Questo significa che se per esempio c’è un sospetto caso di ebola, in questi laboratori è possibile diagnosticarlo e se c’è un attacco bioterroristico la prima risposta all’emergenza può arrivare da queste cabine.

La videoinchiesta: http://www.corriere.it/inchieste/milano-risposta-bioterrorismo-cabine-sicurezza-dell-ospedale-sacco/a0c32a1a-47d4-11e4-85be-0ddddac1a56f.shtml

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