Dal 1974, l’isola di Cipro è divisa tra Nord e Sud da una “linea verde” lunga 180 km. La capitale Nicosia, spaccata da filo spinato e muraglioni di sacchi di sabbia, sembra una città in guerra, senza che ci sia la guerra. Perché questa isola è tanto contesa e non trova pace?

(Cipro, 18 gennaio 2019) – Sono due le ombre che si abbracciano dietro il filo spinato. Sotto di loro il muro, imponente come la velleità sovranista di tenere separati due stracci di terra. Chissà se lei è turca e lui greco. O forse sono militari. E viene in mente il Duca bianco quando cantava «gli eroi solo per un giorno che si baciavano in piedi accanto al muro mentre la vergogna era dall’altra parte». Ma questa non è Berlino e non sono i tempi della guerra fredda. È oggi, è l’Europa in un posto che dall’acqua guarda la Siria. L’unico confine che ha un’isola è il mare.E anche a Cipro lo sarebbe se non fosse che il mar Bianco (così viene chiamato il Mediterraneo) l’abbraccia e un muro di 180 km la ferisce: dal 1974, anno dell’invasione di Cipro da parte dei turchi, c’è una linea verde che separa l’isola: da una parte i turchi e dall’altra i greci.

Nicosia è l’ultima capitale europea divisa in due da una barriera, che in realtà è una sequenza di case distrutte dalle bombe. Ce lo ricorda una scritta da oleografia turistica su un palazzo che si affaccia su uno dei principali check point della città, quello della parte commerciale dell’isola. Ce lo ricordano le frasi di lotta e di dissenso che si leggono ovunque: No borders no nations, united Cyprus, The wall can’t divide us. Non si potrebbe fotografare nulla dei posti di controllo così come dei vari varchi.

Il videoreportage: https://www.corriere.it/video-articoli/2019/01/14/cipro-muro-45-anni/c67991d8-17e9-11e9-bb76-cdaf0ebcabd2.shtml?fbclid=IwAR0Ct9kfwiWhQTPfG3nGUZa0keSGFHCV7Wy59BDzpOJCvirPaL7rgOFoSgQ

La gallery fotografica: https://www.corriere.it/foto-gallery/sette/19_gennaio_14/cipro-muro-nicosia-f9c9c992-14f4-11e9-b0de-82ca1617bf76.shtml

Nicosia e Roma: storia di due periferie che si sono incontrate.
Un progetto del Goethe-Institut unisce la periferia di Nicosia, capitale di Cipro, a quella di Roma. Un gemellaggio all’insegna della cultura (ma anche della tecnologia), organizzato all’interno del progetto Freiraum. Lo scambio sarà visibile sulle mura delle due città grazie a un murales ideato dagli studenti dell’istituto Enzo Ferrari, insieme al Museo del Fumetto di Cosenza. Un’app appositamente sviluppata permetterà di avere tutte le informazioni riguardanti il progetto e le associazioni coinvolte. Il video: https://video.corriere.it/nicosia-roma-storia-due-periferie-che-si-sono-incontrate/5d6e326a-19a7-11e9-8af3-37b4f370f434?fbclid=IwAR2jqZJ8Ywxcld9H-VXiKr0bWT16e4fOxPndCXv3dvrXv1zC1uoLlPi4W2o